Per la prima volta la Russia viene presa di mira da 24 Paesi europei dell’Onu sulla questione dei diritti umani.
Mosca viene presa di mira da un testo che tratta la situazione dei diritti umani nel Paese. Tutti i Paesi membri Consiglio per i diritti umani dell’Onu, fatta eccezione per l’Ungheria, hanno approvato la proposta di risoluzione verso la Russia. Sono stati 24 i Pesi che si sono astenuti e sei quelli che hanno votato contro, tra cui la Cina.
Mosca sotto torchio
È la prima volta che il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite decide di monitorare la repressione degli oppositori in Russia e la questione sui diritti nel Paese. I 47 Stati membri del Consiglio hanno approvato la risoluzione, che è stata proposta da tutti i Paesi membri dell’Unione europea facendo eccezione dell’Ungheria (con 17 voti a favore). Ventiquattro Paesi si sono astenuti e sei hanno votato contro: tra questi, abbiamo la Cina.
L’oggetto concernente il testo è la situazione dei diritti umani nel Paese. Proprio ieri i24 Paesi membri dell’Organizzazione degli Stati americani (Osa) avevano firmato una dichiarazione di sostegno all’Ucraina e che condannava l’invasione del suo territorio da parte della Russia. Questa, sostenuta dagli Stati Uniti, è stata chiamata col titolo “Continuo sostegno alla fine dell’aggressione russa in Ucraina”.
Il testo dichiara “la rinnovata e forte condanna dell’invasione illegale, ingiustificata e non provocata dell’Ucraina”, precisando “l’immensa preoccupazione per l’indifferenza e il disprezzo da parte della Federazione russa per le raccomandazioni dell’Osa riguardanti il ritiro delle sue forze militari dall’Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti”.
Durante il dibattito dell’Assemblea generale, il segretario di Stato americano Antony Blinken aveva parlato dell’adozione della dichiarazione ribadendo che è fondamentale restare uniti nel condannare i cosiddetti “referendum farsa” della Russia, come “una violazione del diritto internazionale e respingere inequivocabilmente qualsiasi tentativo di annettere illegalmente il territorio ucraino”.